E’ un vino fresco e versatile, che si presenta allo sguardo con un colore rosato lucente e brillante. Il bouquet di profumi è ampio, fragrante, agrumato e rotondo, con uno sfondo di sentori fruttati di bosco e bacche rosse. Il gusto è accattivante ed equilibrato, sostenuto da una buona acidità e una leggerissima persistenza che rende la beva vivace al palato. Ci riporta alla terra rossa e minerale, ricca di humus del Salento e all’ aria luminosa e trasparente di un mattino di Settembre.
Il ROSONE
Susumaniello Rosato IGP Valle D’Itria
Rosone Susumaniello Rosato IGP Valle D’Itria
Ottenuto da uve Susumaniello, specchio del carattere originario della Valle D’Itria
Colore | Rosa intenso brillante |
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Gradazione alcolica | 12,5% vol |
Vitigno | Susumaniello IGP Valle D’Itria |
Zona di produzione | Valle D'itria |
Vinificazione | Fermentazione a temperatura controllata e affinamento per 5/6 mesi sui lieviti per estrazione antiosidanti naturali. |
Temperatura di servizio | 12-14°C |
I vini Zito Vineka, da vitigni autoctoni della Valle D’itria, respirano i ritmi naturali della tradizione viti-vinicola Salentina preservandone autenticità e carattere.
Note Enologiche
Abbinamenti Enogastronomici
IL Rosone Vino Rosato offre un’invidiabile versatilità a tavola e consente abbinamenti enogastronomici estremamente vari e interessanti.
Ideale a tutto pasto con pietanze fresche e leggere: antipasti di pesce crudo e piatti a base di pesce; consigliamo con selezioni di formaggi giovani o leggermente stagionati dal territorio come il Canestrato Pugliese o il Pecorino delle Murge, la Mozzarella di Gioia del Colle D.O.P. , Burrata o cacioricotta accompagnati da taralli autentici, magari aromatizzati ai semi finocchi.
Vitigno e Vinificazione
In alcune tradizioni vinicole il vino rosato ha avuto una particolare importanza; vale certamente per la Puglia e in special modo per il Salento. In passato, il primo mosto che fuoriusciva dal palmento in cui le uve raccolte venivano riposte, fermentato separatamente, era la base del rosato sfuso, denominato “lagrima”, molto apprezzato nel Salento per l’autoconsumo delle famiglie dei contadini e della borghesia rurale.
Oggi, dagli acini del Susumaniello I.G.P., viene estratto il tipico colore rosa grazie ad una macerazione di alcune ore, per poi passare alla fermentazione priva di bucce e all’affinamento per alcuni mesi in botti di acciaio.